Arlecchino Portoghese
L’Arlecchino portoghese (Arlequim Portugués in Lingua portoghese) rappresenta l’evoluzione selettiva, avvenuta in cattività, dei vecchi canarini pezzati, allevati non solo in Portogallo ma anche in altre parti del mondo.
Le prime mutazioni del Canarino ancestrale hanno prodotto soggetti parzialmente acianici (con pezzature lipocromiche): questi ultimi sono stati particolarmente apprezzati dagli allevatori portoghesi, conquistati dalla bellezza delle pezzature ben distribuite, associata alla rusticità e alla prolificità dei canarini stessi.
Si afferma che i creatori della razza avevano in origine perseguito l’obiettivo di selezionare un Canarino dotato di ben 6 colori: il rosso-arancio, il grigio, il marrone, il nero e il bronzo.
Oggi, i detentori dello standard di perfezione affermano che l’Arlecchino deve essere multicolore, variegato (macchie di eumelanina e/o feomelanina) e che deve presentare il fattore mosaico, rosso nelle zone di elezione e bianco nelle altre parti.
L’espressione fenotipica di questi colori è il risultato della casuale combinazione dell’eumelanina nera e bruna e della feomelanina sul lipocromo di base.
All’Arlecchino “ideale” si richiede che la distribuzione melaninica e lipocromica sia proporzionata e nitida, in modo da concedere omogeneità ed equilibrio ai differenti colori. In particolare, il Canarino “ideale” dovrà mostrare per il 50% circa pezzature melaniniche e per il restante 50% zone lipocromiche; inoltre sarà di pregio se presenterà la variegatura anche nelle ali, coda, zampe e becco.
L’introduzione del fattore mosaico, inoltre, impone la particolare espressione del rosso nelle zone d’elezione. In epoca più recente, questi soggetti variegati hanno acquisito il fattore ciuffo: proprio l’insieme costituito dalle pezzature, dal fattore rosso e dal ciuffo ha creato i presupposti perché il Canarino potesse essere considerato, in Portogallo, quale espressione di una nuova Razza di Canarini di Forma e Posizione Lisci.
Agli inizi degli anni ’80, il prof. Armando Moreno, presidente onorario del CCAP, con un gruppo d’amici allevatori, ha dato inizio ad un ulteriore miglioramento selettivo: infatti, il Canarino, conservando immutati il tipico ciuffo “a tricorno” e il colore variegato a fattore rosso, ha assunto una forma del corpo più stretta ed affilata, testa stretta e allungata, becco forte e proporzionato.
Il Canarino è stato definitivamente omologato nel dicembre 2000 dalla Federazione Portoghese, ma ha dovuto attendere sino al corrente anno 2010 per essere definitivamente ratificato dalla C.O.M./O.M.J..
Infatti, dopo parere negativo espresso dalla Commissione giudicante in occasione dei Campionati mondiali degli anni 2001, 2003 e 2005, i responsabili del Club dell’Arlecchino e i dirigenti della Commissione Tecnica Nazionale Portoghese decisero di apportare alcune ulteriori modifiche allo standard, in modo da rendere la razza più idonea a far parte della “famiglia” Canarini di Forma e Posizione Lisci.
Queste modifiche diedero più importanza alla forma del corpo e al portamento, riducendo invece la scala dei valori relativi al colore, al ciuffo e alla testa.
È stato quindi redatto un nuovo standard di perfezione, attualmente in vigore Così l’Arlecchino portoghese ha ripreso il suo cammino, raggiungendo il traguardo tanto agognato dagli allevatori portoghesi: questi, infatti, hanno avuto la grande soddisfazione di vedere riconosciuto, ufficialmente e definitivamente, l’Arlecchino dalla C.O.M./O.M.J. in occasione del Campionato Mondiale d’Ornitologia, tenutosi a Matosinhos-Portogallo nel gennaio 2010.
Per convenzioni internazionali sono ammessi alle mostre le varietà giallo e bianco ed è ammessa una screziatura d’altro colore solo nel ciuffo.
Scheda giudizio | |
Arlecchino Portoghese | Punti |
Corpo | 20 |
Ciuffo/Testo/Collo | 15 |
Colore | 10 |
Lunghezza | 15 |
Piumaggio | 10 |
Portamento | 10 |
Zampe | 10 |
Coda | 5 |
Condizioni generali | 5 |
Totale Punti | 100 |